giovedì 5 marzo 2009

LE SCUOLE NEL TERZO REICH

Nel corso del 1933 è venduto un milione di copie di Mein Kampf, che si aggiungono alle duecentotrentamila diffuse in precedenza: il libro è ormai in tutte le case, perché sono moltissimi i tedeschi che vogliono sapere come la pensa il nuovo cancelliere. Gli sposi lo ricevono come dono di nozze.
I programmi di Hitler eccitano la fantasia di molti giovani: l'appartenenza alla razza superiore, che ha il diritto di dominare tutte le altre, li esalta, li fa sognare, li fa sentire forti e importanti.

Migliaia di ragazzi aderiscono ai pro-grammi nazisti e si offrono volontari alle SS. Tra loro ci sono figli di insigni professori, rampolli di famiglie nobili (i principi Hohenzollern-Sigmaringen, di Waldeck, di Brunswick e di Lippe-Biesterfield, il granduca del Meclemburgo e il generale von der Schulemberg, ex capo di stato maggiore del principe ereditario), degli Junker e di industriali che talvolta abbracciando il nazismo rinnegano il padre.



I nazisti organizzano una vasta epurazione nelle scuole e nelle università dove rimuovono quasi la metà dei professori: non occorre essere ebrei o marxisti per essere epurati, è sufficiente non abbracciare le teorie sulla superiorità della razza o mostrare scarso entusiasmo per il nazismo.

I libri in uso sono sostituiti da nuovi testi che esaltano il nazismo, la dittatura e il razzismo e disprezzano la democrazia, portatrice di miseria, scioperi, disoccupazione e disordini. I nuovi libri e i nuovi insegnanti affermano che i socialdemocratici al potere durante la deprecata Repubblica di Weimar erano dei traditori venduti al capitalismo internazionale giudaico-marxista e per questo firmarono l'armistizio e poi il trattato di Versailles che ha strangolato la nazione.

Diffondono inoltre il programma nazista: unione di tutti i tedeschi in una Grande Germania, conquista di terre nell'Est europeo, liberazione dagli ebrei e provvedimenti, seppur dolorosi, contro i portatori di handicap.

Nei licei le ore di lezione settimanali sono 54, delle quali 6 di istruzione politica e 2 di teorie razziali. Giovani insegnanti ripetono fino alla noia le teorie naziste. In ogni pagina dei testi si fa propaganda politica. E non solo nei libri di storia: «Un aereo da bombardamento parte con un carico di ventiquattro bombe ciascuna del peso di dieci chili.

L'apparecchio punta su Varsavia, culla del giudaismo europeo, e la bombarda. Alla partenza, col pieno di bombe, nonché di carburante per un totale di millecinquecento chili, l'apparecchio pesava otto tonnellate. Al rientro dalla missione nei serbatoi ci sono ancora duecento trenta chili di carburante. Si domanda: qual è il peso dell'apparecchio vuoto?».

E ancora: «L'infame trattato di Versailles, imposto da inglesi e francesi, ha dato modo alla plutocrazia internazionale di frodare la Germania delle sue colonie.

Dal canto suo la Francia ha ottenuto una parte del territorio del Togo. Sapendo che il Togo tedesco, provvisoriamente affidato alla gestione dell'imperialismo francese, ha una superficie di cinquantaseimila chilometri quadrati e una popolazione di ottocentomila anime, calcolare lo spazio vitale medio per abitante».Un tema di storia: «La civiltà tedesca, la sola che sia pura, è nata duemila anni fa nei territori del nord che oggi si chiamano Svezia e Norvegia. In seguito, tale civiltà si è allargata a macchia d'olio, conquistando lo Jutland, la Fionia e le isole Seeland e Leeland.


Queste popolazioni di razza ariana più tardi si separarono. Una si stabilì in quello che è oggi il nostro paese. Altre sciamarono verso le isole di Gran Bretagna e Irlanda, altre ancora verso le pianure dell'est e dell'ovest della Gallia, che in quell'epoca era un paese arretrato e che esse provvidero a civilizzare.

Durante il medioevo, altre razze ariane d'origine nordica mossero verso il centro e il sud d'Europa installandovisi. Più tardi ancora altri germanici si stanziarono nei territori già appartenuti a slavi e carpatici dove cacciarono i discendenti delle tribù barbare venute dall'O-riente.

Alcuni di questi popoli di origine nordica conservarono per intero la purezza del proprio sangue, mentre altri lo inquinarono, come fecero ad esempio i discendenti dei vichinghi stabilitisi nella terra francese della Normandia.

Tutti questi territori, occupati attualmente da minoranze d'origine germanica, devono necessariamente riunursi prima o poi, per ridar vita alla grande confederazione germanica quale fu fondata dall'imperatore Carlomagno .

Paesi cone la Svizzera, il Lussemburgo, le Fiandre, la Vallonia, i Sudeti , la Romania , la Slovacchia, i territori Baltici, l'Ungheria ma sopratutto l'Alsazia e la Lorena, dovranno essere negli anni a venire, nel territorio della Germania . «Nessuno avrà il diritto di dormire sugli allori fino a quando gli svizzeri, nostri fratelli oppressi, non saranno liberati»: così è scritto su di un libro scolastico, ma Hitler si era forse preoccupato di chiedere agli svizzeri se si sentivano oppressi e se aspiravano ad essere "liberati" da lui?

Nelle scuole, i nazisti si spingono ben oltre di quanto non facciano nelle piazze. Proclamarsi eredi della razza ariana è pura farneticazione. Nel corso del tempo le razze si sono mescolate, è assurdo invocare un ritorno alla purezza razziale.

Nella Germania di Hitler, i ragazzi dai dieci fino a quattordici anni sono inquadrati nella Deutsches Jung Volk (Gioventù tedesca), corrispondente ai Balilla di Mussolini. Dai quattordici ai diciotto anni marciano nella Hitlerjugend (Gioventù hitleriana), corrispondente agli Avanguardisti in Italia.

Finito il liceo gli studenti ricevono in regalo un pugnale con la dicitura: "Fedele fino alla morte" e assistono a una cerimonia alla quale interviene quasi sempre l'attivissimo Schirach, Hitler dei giovani, che li accende con un discorso e poi li invita a un giuramento: «Giurate voi, come i vostri antenati, cavalieri dei sacri imperi germanici, di prestare sempre aiuto e assistenza ai tedeschi vostri fratelli? Di difendere senza esitazione donne e bambini? Di mostrarvi pietosi delle altrui sofferenze? Di darvi anima e corpo all'ideale della causa tedesca? Giurate voi di essere, in ogni circostanza e fino alla morte, fedeli alla parola data ai vostri capi, alla patria e al nostro Fuhrer e cancelliere Adolf Hitler?».

Ai ragazzi licenziati proficuamente dai licei viene offerto di trascorrere l'estate in un campo di vacanze per giovani hitleriani dove praticheranno la ginnastica e riceveranno un'istruzione politica e militare. Tra i molti aspiranti i preposti selezionano i migliori per prestanza fisica, per obbedienza cieca e soprattutto coloro che si dimostrano privi di senso critico.

Al campo essi impareranno tra l'altro una canzoncina: «Se il mondo intero va a pezzi, al diavolo! Ce ne freghiamo, continueremo a marciare in avanti perché oggi possediamo la Germania, domani avremo il mondo intero».

Alla fine dell'estate i giovani possono fare domanda d'iscrizione a un istituto nazionalsocialista, dove si preparano i futuri funzionari del partito e della Gestapo e gli ufficiali delle SS: le domande di ammissione sono molte e quindi è prevista un'altra severa selezione.

Superato il primo corso di formazione professionale, una nuova e più severa selezione precede l'accesso a un successivo corso che si tiene in un castello dell'Ordenburg (Ordine mitologico del sangue). La prima scuola per ufficiali SS è fondata a Toelz nel giugno 1935; una seconda sarà aperta nel castello di Braunschweig.

Gli allievi vi trascorrono un anno assai duro, in quasi totale isolamento; il 9 novembre di ogni anno, anniversario del putsch del 1923, i promossi prestano un nuovo giuramento: «A te Adolf Hitler in qualità di Fi hrer giuro fedeltà e valore.

Prometto a te e a tutti coloro che tu designerai come miei superiori obbedienza fino alla morte e che ciò sia vero con l'aiuto di Dio». Si tratta di un momento assai importante: i giovani, che già un tempo giurarono, promettono nuovamente fedeltà a Hitler sapendo perfettamente ciò che il Fi hrer esige da loro: è impensabile infatti che non conoscano il programma nazista, o che non abbiano letto Mein Kampf, perché entrambi vengono diffusi nelle scuole superiori, nel campo di vacanze e infine durante i corsi di formazione professionale.

Molti desistono perché non condividono i programmi nazisti o perché giudicano i corsi troppo duri, altri, soprattutto quelli che fanno troppe domande, sono scartati perché privi dei requisiti necessari, ma quelli che rimangono conoscono perfettamente il nazismo e il Fuhrer-prinzip e li condividono. Sanno che dovranno combattere, per realizzare la Grande Germania, per occupare le terre dell'Est europeo abitate da milioni di slavi, per liberare la patria dagli ebrei. Quando giurano sono perfettamente consapevoli di tutto ciò e aderiscono spontaneamente, volontariamente.

Non è dunque accettabile la linea di difesa da loro adottata dinanzi ai tribunali, «Ho dovuto obbedire agli ordini», perché a quegli infami ordini hanno obbedito soltanto dopo averli conosciuti, condivisi e consapevolmente accettati.

A loro attenuante c'è esclusivamente il fatto di essere cresciuti in un clima diseducativo, dove questi progetti apparivano giusti e normali; si può ammettere che essi fossero ingenui, creduioni, che si siano entusiasmati per una causa sbagliata, e anche per questo riconoscere loro delle attenuanti.

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